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Non ci sono Regole

Ci sono Momenti in cui l’Essere Umano ha Diritto alla Solitudine.
Ci sono Momenti in cui ha Diritto a fare Sciocchezze.
Ci sono Momenti in cui ha Bisogno di un Grande Silenzio, così come ci sono Momenti in cui il Frastuono viene ricercato come Parte Integrante del Proprio Vivere.
NON CI SONO REGOLE.
L’Essere Umano Non è soggetto a Regole: Ognuno è un Caso a Sé.
Non è Qualcosa di Meccanico e a Sé stante: l’Essere Umano è collegato al Cosmo, è una Cellula del Cosmo e quindi da Esso trae Tutti gli Impulsi necessari al Suo vivere.
Da qui la Necessità del Silenzio o del Frastuono, del Chiudersi in Se tessi o di Essere estremamente Socievoli.
Non sono semplicemente Voglie, ma Istinti che il Cosmo invia all’Essere Umano.
Molte Volte ciò Non viene accettato perché i Condizionamenti che influenzano la Nostra Vita ci portano a considerare sbagliata Quella Cosa in Quel Momento.
Se però il Cosmo l’ha inviata proprio in Quel Momento, vuol dire che è il Momento adatto per gestirla.
Ognuno di Noi deve sentirsi Unico nel Tutto.
Unico perché le Istanze Profonde che provengono dall’Istinto sono assolutamente Personali, Non sono Frutto di Contatti con Altri.
Nessuno ci può suggerire Qualcosa perché – se lo fa – sta suggerendo alla Nostra Mente e alla Nostra Personalità, e a quel Punto Noi siamo Liberi di aderire o meno.
Se però si riferisce agli Istinti Profondi, al Bisogno Assoluto di Solitudine, di Silenzio, di Astrazione da tutto ciò che è “Mistico” e “Spirituale” per immergersi nella Terrenità più sfrenata, fa riferimento ad Istinti forti, primari, che l’Essere Umano fa Fatica a dominare e – Quando decide di  dominarli – lo fa sempre in Risposta alla Propria Mente, alla Propria Personalità.
Il Risultato però è sempre e comunque un Disastro, in quanto chi Non aderisce a Se Stesso è sempre scontento, insicuro, titubante nel Proprio Vivere.
Aderire a Se Stessi con Verità Assoluta, con Grande Determinazione e Sicurezza è il Traguardo che tutti dobbiamo perseguire.
Con la Consapevolezza che Non sono semplici Voglie ma Istinti Profondi, Necessità della Nostra Energia.
La Prima Conseguenza del Non aderire a Queste Necessità è un  calo delle Nostre Difese Immunitarie: un ribellarsi del Nostro Fisico che ci costringe a pensare a Noi Stessi, a chiuderci e a lasciare gli Altri Pensieri fuori perché abbiamo bisogno di concentrarci su di Noi.
Dobbiamo ascoltare Questi Istinti Profondi e non vergognarci neppure quando Essi non coincidono con i Tempi e i Modi voluti dalla Società.
Dobbiamo aderire a Noi Stessi Fino in Fondo.
Quando pensiamo al Nostro Subconscio abbiamo Difficoltà a visualizzarlo: è un’Amalgama di Vibrazioni e Frequenze a cui possiamo attingere, ma sempre condizionati dalla Mente, che rappresenta lo Strato più Superficiale del Subconscio.
Lo Strato più Profondo, più aderente alla Nostra Programmazione Interiore – che viene mosso dall’Energia e non dalla Nostra Mente – non si farà mai condizionare dalla Nostra Volontà e ci spiazzerà sempre.
Questo perché avremo Voglie, Desideri, Impulsi che quasi mai sono Razionalmente Aderenti e Pertinenti al Momento, ma che sentiamo comunque forti e coinvolgenti perché arrivano dal Profondo e Non sono al Servizio  della Mente ma  dell’Energia.
Quest’ultima chiede alla Mente di allearsi per far sì che il Desiderio profondo suscitato dall’Inconscio possa essere realizzato, e quindi anche la Parte Conscia si trovi ad aderire all’Impulso, “contaminando” così la Parte Materiale con la Parte cosmica dell’Individuo, quella dell’Inconscio più Profondo.
Non siamo Doppi e quindi Non possiamo dividerci in Due: Siamo Uno.
Dentro di Noi è Presente Tutto: dalla Frequenza Terra propria della Mente a quella Cosmica propria dell’Energia.
Queste Due “Entità” devono compenetrarsi Continuamente perché lo Scopo della Vita Terrena è quello di innalzare la Terrenità alla Cosmicità.
Dobbiamo imparare a ragionare sulla Spinta del Nostro Inconscio Profondo, dell’Energia, in Modo da far sì che i Pensieri siano intrisi di Cosmicità, che la Logica sia una Logica Cosmica e non Terrena.
La Logica Terrena ci ha portato lì dove siamo, ad avere la Società che abbiamo.
La Logica Cosmica ci fa aderire all’Universo.
È una Legge inscritta in Noi: l’Essere Umano ha dentro di Sé questi Codici.
Cerchiamo di Non rifiutare mai Questi Istinti Profondi.
Accettiamoli e usiamo la Nostra Mente per realizzarli.
Molto spesso Non siamo neppure in Grado di capirli, visti i Momenti “sbagliati” in cui Questi Istinti si manifestano.
Se però lasciamo scorrere il Tempo, se non ci impuntiamo, se accettiamo ciò che l’Istinto ci suggerisce, arriveremo anche a capire che Quello era il Momento Giusto per muoverci, per agire, per decidere, per far valere Noi Stessi.
Quello e non Altro.
Allora Vivere diventa facile, avendo la Certezza che Noi, come Parte del Divino, siamo guidati: è la Forza Divina che continuamente ci guida per portarci a realizzare Quella Programmazione Interiore che Ognuno di Noi ha in Sé.
Qui torno a fare l’Esempio della Cellula: la Cellula del Corpo Umano ha una Determinata Programmazione e quindi compie le Funzioni ad Essa corrispondenti.
Noi Cellule del Cosmo abbiamo la Stessa Programmazione. Ognuno ha la Propria programmazione e Compito di Ciascuno è di eseguirla ascoltando i Suggerimenti e gli Aiuti che vengono dall’Inconscio.
Facciamoci Piccoli, accettiamo anche quello che Non capiamo: sarà la Vita poi a spiegarcelo, a farcelo capire, ma Non impuntiamoci se Non Tutto può essere capito, poiché Tutto può essere “Percepito”.
Le Percezioni che arrivano a Noi non sono Frutto della Volontà di capire, ma sono Rimescolii Interiori che arrivano spontaneamente.
Noi li capiamo, li accettiamo e li facciamo Nostri anche se Non passano attraverso il Nostro Ragionare ma attraverso il Nostro “Sentire”.
Questo Passaggio dal Capire al “Sentire” è fondamentale, perché il “Sentire” fissa una Vibrazione nel Nostro Nucleo Energetico, e quindi i Nostri Comportamenti saranno istintivamente diversi da quando Noi capivamo le Situazioni.
Se le Capiamo siamo portati a gestirle con la Vibrazione della Mente, se invece le “Sentiamo” ci lasciamo guidare dall’Energia, dall’Istinto Profondo che ha suscitato Quel sentire.
Il Problema si manifesta quando soffochiamo il “Sentire” perché Non è in Armonia con il Capire.
Dobbiamo però fare Questo Passaggio: aderire al “Sentire” e lasciare il Capire in second’ordine.
Se capiamo va bene, ma Non è fondamentale.
Importante è aderire al Nostro “Sentire” perché è Quello che equilibra le Vibrazioni e ci conduce all’Armonia.
Tutto questo va fatto con Grande Serenità, Semplicità, Umiltà, sentendoci sempre, in Ogni Attimo, una Cellula dell’Universo.

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