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Come Vivere la Spiritualita’

 

Con il Termine Spiritualità ci riferiamo alla Voce del Nostro Spirito, del Nostro Istinto, a Quella Forza Vitale che è in Noi e che ci accompagna sempre.
La Spiritualità ci porta a considerare Noi Stessi come Cellule dell’Universo e a non percepirci soltanto come Materia che fa Capo alla Nostra Mente, al Nostro Intelletto, al Nostro Pensiero, ma a dare Spazio anche a ciò che di profondo abbiamo in Noi.
Vivere la Vita con Spiritualità vuol dire innalzare la Materia a Livello del Divino, a Livello Cosmico.
Vuol dire riconoscere che Non siamo qui Solo e semplicemente per delle Realizzazioni materiali, terrene, ma soprattutto per contribuire all’Evoluzione.
L’Evoluzione Non può andare avanti senza di Noi: Noi SIAMO l’Evoluzione, ne siamo Parte in quanto appartenenti al Tutto.
NOI SIAMO LA VITA.
Vivere con Spiritualità vuol dire avere estremamente Chiari questi Concetti.
Non possiamo pensare di Essere Duplici, Materiali e Spirituali: Noi Siamo un’Unità.
È la Modalità con cui viviamo che diventa Dualistica quando preferiamo la Terrenità alla Spiritualità, o quando pensiamo che la Spiritualità debba essere vissuta sotto Forma di Misticismo, vale a dire come Qualcosa di Assoluto, non contaminato dalla Terrenità.
È un Modo di pensare sbagliato perché – anche se Siamo Materia e dobbiamo vivere la Terrenità – se la viviamo come Fine a Se Stessa si generano tutte Quelle Contraddizioni – Diseguaglianze, Contrasti, Conflitti – che caratterizzano la Nostra attuale Società.
Se invece riusciamo a vivere la Terrenità con l’Idea che il Nostro Percorso sulla Terra è finalizzato all’Evoluzione, per cui il Nostro Compito è quello di innalzare la Terrenità per far sì che venga intrisa di Cosmicità, abbiamo raggiunto ciò che la Vita ci sta chiedendo: portare il Nostro Contributo all’Evoluzione.
Affinché questo Concetto sia pienamente vissuto e non rimanga ad un Livello Astratto, dobbiamo scendere nel Concreto.
In quali Occasioni possiamo scegliere di vivere la Nostra Vita con Spiritualità?
Quando siamo davanti ad una Scelta.
Quello è il Momento in cui dobbiamo decidere Quale Parte di Noi usare, con Quale Modalità agire.
Se davanti alla Scelta prevale il Tornaconto, il Bisogno di controllare la Situazione, vuol dire che stiamo usando semplicemente la Vibrazione della Terra, lasciandoci condizionare dalla Mente; possiamo fare una Scelta Giusta o Sbagliata, ma in ogni Caso Non l’abbiamo fatta nell’Ottica della Spiritualità.
Scegliere con Spiritualità vuol dire Prima di Tutto considerare che nella Nostra Vita Nessuna Situazione arriva per Caso, dal Momento che il Caso Non esiste.
Riflettiamo sul fatto di Essere Immersi in un Mondo dove ci sono Tutte le Possibilità: attorno a Noi c’è veramente Tutto, Tutte le Infinite Situazioni possibili e – per di più – ci sono Altri 7 miliardi di Esseri Umani.
Non può essere un Caso che Io incontri Proprio Quella Persona e che mi ritrovi proprio in Quella Situazione.
Quella Persona o Quella Situazione mi servono: mi stanno insegnando Qualcosa su di Me, sono un’Occasione, un Mezzo per raggiungere una Migliore Conoscenza di Me, ma soprattutto mi inducono a riflettere.
Se davanti a ciò che mi accade inizio ad imprecare, ritenendo di Non meritarlo, che Non sia Giusto per Me… io perdo l’Opportunità di vivere la Vita con Spiritualità.
Se invece penso che il Caso Non esiste e che Tutto – proprio Tutto – viene attirato da Me in funzione della Mia Evoluzione, sono portato a fare Scelte Diverse.
Qui dico “Scelte” fra Virgolette, perché nella Spiritualità la Scelta è già avvenuta: è la Vita che ha già scelto per Noi.
Nel Momento in cui ci attiriamo una Situazione, dobbiamo essere convinti che in Quella Situazione c’è già la Soluzione.
Noi Non la vediamo semplicemente perché abbiamo Bisogno di controllare la Situazione dal Punto di Vista Terreno.
Questo Atteggiamento non è di per Sé sbagliato, in quanto vedendola con la Terrenità Noi usiamo la Nostra Intelligenza, il Nostro Discernimento, la Nostra Logica, e quindi riusciamo a conoscerci Meglio rendendoci conto delle Nostre Forze.
La Soluzione però difficilmente arriva dalla Mente: è già Insita nell’Evento Stesso e la Vita la lascia Apparire nel Momento in cui abbandoniamo il Controllo della Situazione.
Quando ci saremo convinti di aver attirato Noi Stessi la Situazione perché ci è utile, e ci rimetteremo con Umiltà alla Vita affinché ci porga la Soluzione, questa Apparirà.
Appare ed è sempre la Migliore in Assoluto, anche se Noi ne avremmo preferita un’Altra perché ci aspettavamo Altri Risultati.
Se però ci ascoltiamo Dentro, capiamo che Quella – e solo Quella – poteva essere la Soluzione, perché ci ha fatto cogliere Qualcosa di Noi Stessi, ci ha fatto compiere un Salto Evolutivo e, pur se terrenamente il Risultato non è bello e gratificante, Noi comunque ci ritroviamo sereni e tocchiamo con Mano l’Esistenza di Qualcosa che va oltre la Nostra Mente, poiché la Vita riesce sempre a spiazzarci.
Non ci spiazza per farci soffrire o per metterci in Difficoltà, ma semplicemente perché vuole che Noi arriviamo ad un’Armonia Interiore che non può prescindere dalla Conoscenza di Noi Stessi.
Quindi, se la Vita ci spiazza, è perché ci induce a riflettere e ci sta insegnando Qualcosa.
Capire che la Vita ci sta insegnando ci mette in una Condizione Diversa di fronte alla Scelta, poiché Automaticamente capiamo di Non poter arrivare alla Soluzione con la Nostra Mente, ma soltanto ascoltandoci Dentro, sentendo in Noi le Pulsioni più profonde e vere, che possono Non essere capite dagli Altri ed essere persino in Contrasto con Loro, ma sono quelle che ci donano Pace e Serenità.
Sono Momenti di Autentica Verità che viviamo con Noi Stessi.
Agli Altri possiamo raccontare ciò che vogliamo: possiamo indossare mille Maschere, mille Ruoli, ma con Noi Stessi dobbiamo essere assolutamente veri, leali, riconoscendo i Nostri Limiti, le Nostre Ambizioni che a Volte non hanno Altro Scopo se non quello di darci Sicurezza.
La Sicurezza massima che possiamo trovare è però quella di sentirci Cellule di un Corpo e, come tali, lasciarci fluire abbandonandoci alla Vita.

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