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La Ricerca della Luce

Cominciamo con il chiarire cosa intendiamo per LUCE.
La Luce è una Vibrazione, una Frequenza Energetica, ed è la più elevata che l’Essere Umano possa percepire.
Parlare di Luce significa parlare del Divino.
Tutti siamo divini perché tutti siamo Dio, ma a diversi Livelli di Vibrazione e Frequenza.
Quando parliamo della Luce che racchiude tutte queste Frequenze e le potenzia, parliamo dell’insieme delle Frequenze alla massima Potenza che l’Essere Umano possa percepire.
Attivare la Luce in Sé, cercarla in Sé vuol dire semplicemente aderire a Se Stessi fino in fondo.
Questo è un Concetto molto semplice da dire ma difficilissimo da attuare.
Essere Se Stessi fino in Fondo provoca nell’Essere Umano Paura, Reticenza, Sconcerto.
Dentro di Voi ci sono i Codici Divini Universali, i Codici che regolano tutto l’Universo.
Siete un Microcosmo nel Macrocosmo.
Come Microcosmo funzionate esattamente come il Macrocosmo.
Le Forze cosmiche funzionano in Tutto l’Universo, funzionano per Ogni Strato dell’Universo e quindi funzionano anche per l’Essere Umano.
Essere un Microcosmo comporta la Responsabilità di non danneggiare il Macrocosmo.
Questo significa che Ognuno ha il Dovere di vibrare in Armonia per non portare Disarmonia nel Macrocosmo.
L’Armonia si crea, si vive, si può “esibire” quando si è completamente, totalmente Se Stessi.
E qui sorge il Problema.
Perché?
Perché dentro di Voi ci sono Codici Divini e la Capacità di vibrare in Armonia, ma la Personalità, i Condizionamenti, i Dettami della Società vi costringono a Comportamenti che non sono sempre in Linea con ciò che sentite.
Quando si va alla Ricerca della Luce bisogna capire che Essa non può mai scaturire da Qualcosa di esterno, poiché la Luce è dentro di Voi ed è solo dall’Interno di Voi che potete accenderla.
È molto bello impegnarsi in Attività che aiutano lo Spirito a disvelarsi, che vi aiutano a conoscere meglio la Parte Spirituale di Voi, ma se tutto ciò rimane all’Esterno, come Esercizio Dialettico, non può aiutarvi a far uscire la Luce che è in Voi.
Quando avete Paura di non essere Voi Stessi, dovete fermarvi.
Davanti ad una Decisione che vi è quasi imposta dagli Altri, ma che non sentite giusta, dovete fermarvi e dare il Tempo alla Vita di appianare la Situazione; nel frattempo rimanete fermi nella Vostra Convinzione che è giusto ciò che sentite e non ciò che “dovete”.
Tutti hanno la Possibilità di aderire alla Luce, perché Tutti hanno la Possibilità/Dovere di Essere Se Stessi.
La Paura che ci assale nell’Essere Noi Stessi fino in fondo è una Paura che deve essere neutralizzata.
Come? Semplicemente capendo chi siamo e che cosa siamo.
Non siamo Individui dotati solo di Personalità, di Intelligenza, di Capacità logica e razionale: siamo soprattutto Individui portatori di  Esperienze che sono in Noi e che a Volte non conosciamo.
Parliamo di Inconscio personale e collettivo, ma non sappiamo esattamente cosa siano.
Sono Informazioni che abbiamo in Noi, che non attengono neppure al Nostro Vissuto su questa Terra, ma che comunque sono in Noi e che sentiamo nostre, che ci fanno agire in un certo Modo a dispetto di quello che si aspettano gli Altri o di quello che sarebbe conveniente.
Non dobbiamo mai agire per Convenienza, ma solo seguire il Nostro Istinto.
Non parlo dell’Impulso, quella Sensazione superficiale che viene alla Mente una tantum, ma della Voce profonda, della Sensazione che abbiamo di non essere nel giusto fino a che non abbiamo compiuto la Giusta Scelta.
La Luce non si può accendere improvvisamente.
La Luce va cercata, ricercata, e pian piano si svela.
Non può accecarci, e quindi dobbiamo fare Esercizio per farla risplendere dentro di Noi un Passo alla volta.
Come? Dando le Risposte giuste a quello che dentro Noi viene suggerito.
Davanti ad una Situazione devo rispondere in Base a quello che sento giusto per Me.
Allora io svelo la Luce.
Pian piano, aderendo sempre di più a Me Stesso, faccio sì che questa Luce illumini tutto il Mio Modo di Essere e di vedere, e così facendo inizio a scacciare la Paura.
Sono le Prime Decisioni quelle più difficili, quelle in Contrasto fra ciò che sentiamo e ciò che dobbiamo, fra quello che vogliamo noi e le Aspettative che Altri hanno su di Noi.
Non stiamo parlando di Capricci, di Prese di Posizione per dimostrare Qualcosa, ma parliamo di Disagi profondi che sentiamo in Noi quando non aderiamo a Noi Stessi.
Quando la Vita ci sembra un Peso è perché ci siamo dimenticati che cosa siamo.
Siamo un Frammento del Divino, siamo una Cellula di un Corpo meraviglioso, perfetto, e abbiamo il Dovere di vivere in Armonia con questo Corpo.
Una Nostra Singola Cellula non si pone troppi Problemi: sa che avrà l’Ossigeno, il Sangue… tutto ciò che le serve per funzionare; non ha Paura del Domani, delle Altre Cellule: semplicemente È.
Dobbiamo arrivare ad Essere: se ci dimentichiamo di avere una Personalità che deve governare la Nostra Vita, diventa più facile arrivare alla Luce.
Se ci dimentichiamo di questa Personalità e la viviamo come una Parte di Noi e non la Parte preponderante, e soprattutto se la assoggettiamo a quello che la Nostra Energia, attraverso l’Istinto, ci sta chiedendo, allora possiamo veramente dire di aver trovato la Luce.
Pian piano, Decisione dopo Decisione, saremo sempre più sicuri di Noi, più consapevoli che ciò che stiamo facendo è nell’Ottica giusta, perché sarà il Risultato a dircelo.
Non è il Risultato pratico, ma la Serenità, l’Armonia che è in Noi a rendere armoniose tutte le Situazioni che sono attorno a Noi. Inizieremo allora a fare Qualcosa e sarà come già fatto, perché la Vita ci metterà dinanzi Tutte le Condizioni affinché possiamo realizzare quella Cosa.
Davanti alle Difficoltà la Maggior Parte delle Volte continuiamo ad insistere per sentirci bravi, capaci, vogliamo provare a Noi Stessi e agli Altri che sappiamo superare tutte le Difficoltà, ma molto spesso andiamo a crearne di nuove.
Il Giusto Modo di vivere, quello che la Luce illumina, quello che la Luce in Noi ci spinge a fare è questo: davanti alle Difficoltà dobbiamo fermarci e aspettare un Segno dalla Vita, aspettare che sia la Vita ad illuminare quella Situazione, convinti che sarà la Vita a porgere la Soluzione.
La Vita non può essere Matrigna, la Vita insegna e non punisce, perché quando la Vita avvilisce, annichilisce i suoi Figli o li deprime va contro Se Stessa.
Quindi se la Vita “permette” delle Difficoltà o porge delle Situazioni Dolorose lo fa per insegnare Qualcosa.
Con questa Certezza non si può combattere a Tutti i Costi per esaltare la Nostra Capacità di combattere o la Nostra Intelligenza.
È necessario fermarsi e aspettare che la Luce illumini la Difficoltà, la Situazione, e sia Lei a porgere la Soluzione.

 

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