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Confronti

Quando ci sono delle Discussioni fra Parenti, Colleghi, Amici, quando ci sono delle Differenze di Comportamento, la Cosa migliore da fare è quella di considerare l’Altra Persona come Parte di Noi stessi, un’Altra Parte che in quel Momento ci è sconosciuta ma la Vita vuole evidenziare.
Che cosa devo pensare?
Devo pensare che mentre mi esprimo, agisco, sono in Buona Fede.
Questa è la Premessa perché se non sono in Buona Fede questo Discorso non funziona.
Sono in buona fede e perciò sostengo il mio pensiero, il mio atteggiamento, la mia convinzione.
Dall’Altra Parte devo presumere che ci sia la Buona Fede e anche un Atteggiamento diverso e contrario al mio.
Se vedo la Persona con cui mi confronto come un’Altra Parte di me (ricordiamo che siamo Parte di un Tutto e perciò in Noi c’è Tutto e Tutti gli Atteggiamenti) non mi ostino per far cambiare Idea a chi ho di Fronte, ma cerco di capire se le Idee che mi porge possono modificare o influenzare il mio Modo di vedere e di pensare.
Quando ho fatto questa Analisi e ho capito che il Modo di pensare dell’Altro non mi appartiene, non mi scalfisce, io rafforzo il mio Modo di Essere. In questo Modo io l’ho “mosso” l’ho reso “fluente” non mi sono arroccata nella Presunzione di dire ho Ragione, riaffermando il Modo di pensare ho reso ancora più forte il mio Modo di Essere e la mia Idea.
Se invece non è così, perché dall’Altra parte capisco ci sia una Ragione che io non avevo ancora accettato o presa in Considerazione perché mi dava Fastidio, mi sembrava un atto di Sottomissione o una Prevaricazione , allora devo modificare il mio Modo di Essere.
Qui bisogna stare molto attenti: nel fare questa Operazione l’Interlocutore deve essere solo uno: ME STESSO.
Non posso pensare o attribuire alla Persona delle Intenzione che non so se ha o non ha.
Non posso dire: ha Ragione ma lo doveva dire in un altro Modo, può avere Ragione ma dice sempre le stesse Cose, lei vuole prevaricare…
Non è vero perché sono IO che voglio prevaricare in quanto, criticando l’Altro Io non faccio altro che giustificare un mio Atteggiamento.
Non mi deve importare Nulla se la cosa è stata detta in un Modo o in un altro Modo, questo appartiene all’Altro, alla sua Sfera, a me appartiene il Contenuto, la Realtà senza Preconcetti o Giudizi che DEVE riuscire a modificare la mia Realtà.
Fatto questo non mi appartiene più Nulla di questo Discorso perché la Vita ha creato un Incontro, un Contatto perché potessi imparare e migliorare me stessa.
Se l’Altra Persona continua nel suo Atteggiamento, se migliora o no non è un Problema che mi deve riguardare.

 

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