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FAVOLA – I Confronti tra Mary e Roby 15

Il giorno dopo Mary rifletteva sulla serata trascorsa pensando che poche persone osservano la luna come un essere vivente; ai più piace pensarla come inanimata e soprattutto come un soggetto…non pensante. Ora sapeva che non era così. La luna è una entità cosmica meravigliosa che pensa, vive e interagisce con il cosmo tutto. Arrivò nuovamente sera e Fata Paoletta, Mary e Roby si ritrovarono ad ammirare una luna piena che troneggiava, e ammiccava, su di loro. Mary la osservava con curiosità, ne era particolarmente attratta. Vedeva anche le palme della vicina oasi illuminate dai suoi raggi. Improvvisamente si fece buio, la luce della luna cessò e le palme, prima illuminate, incominciarono ad assomigliare a tristi esseri spenti. Mary afferrò la mano della Fata, un certo timore la invadeva, non c’era più la magica atmosfera di prima. Così come era sparita,  la  luce  lunare  tornò  a  splendere  e,  ……meraviglia  delle meraviglie, la luna indossava ora un paio di occhiali. Erano proprio netti quegli occhiali, si vedevano benissimo. Che strana impressione, la luna ora non era più maestosa, sembrava una vecchia zia che guardava ‘benevola’ il deserto e il mondo intero. Mary era timorosa, voleva chiedere alla Fata spiegazioni, ma nel contempo temeva di essere presa in giro: era una cosa impossibile una luna con gli occhiali! Fata Paoletta, che tutto sapeva, si volse alla luna e iniziò a parlare: “Cara amica che splendi in cielo da tempo infinito, ti vedo stanca questa sera, sembri affaticata, vedo perfino che ti sei messa gli occhiali, è così”? “È così purtroppo, ho fatto venire in mio aiuto una nuvola che mi ha oscurato affinché nessuno mi osservasse mentre li indossavo. Ero così perplessa e sconcertata da ciò che osservavo sulla Terra, speravo non fosse realtà”. La Fata tutto sapeva, ma voleva che fosse la luna a spiegare a Mary e a Roby il senso delle parole dette. Così la luna continuò: “Ogni sera, quando sorgo, osservo l’umanità e mi aspetto di vederla in pace, serena, contenta del lavoro fatto durante la giornata, intenta a prepararsi per il meritato riposo notturno. Così purtroppo non è: sera dopo sera, vedo sempre più individui che arrivano alla fine della giornata affannati, scontenti, tesi soltanto a fare nuovi programmi per i giorni a venire. La loro mente non è serena, il loro sonno è agitato e io sono sempre più perplessa. Non è così che si deve vivere. Per tanto tempo ho creduto di vedere male, ma questa sera ho messo gli occhiali e purtroppo…la situazione è proprio così. E’ penoso per me osservare come gli esseri umani non imparino nulla dalla Natura e la ignorino sistematicamente. E’ un vero peccato perché è proprio dall’osservazione della Natura che si può imparare a vivere bene … in modo naturale. Così non avviene: l’uomo si affanna continuamente per raggiungere qualche scopo, ha sempre qualche desiderio che spera venga esaudito. Da chi? Se l’individuo si ponesse questa domanda sarebbe salvo perché rifletterebbe sul fatto che gli alberi, gli animali, le rocce……hanno tutto senza desiderare e chiedere nulla. E’ importante vivere soffermandosi. Non affannarsi e non andare di corsa, ma soffermarsi ad osservare, saper attendere gli eventi, sicuri sempre che la Vita darà ciò che è più giusto per noi, così come lo dà alla Natura”. Roby e Mary ascoltavano dispiaciuti che la luna si fosse messa gli occhiali e fosse rimasta delusa. Fata Paoletta era d’accordo con la luna ed esortò i ragazzini a riflettere e a pensare a quello che la luna aveva detto.

 

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