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I Condizionamenti Inconsci

 

Come possiamo rimuovere i Condizionamenti, i Blocchi Inconsci che ci danneggiano la Vita, la complicano, non ci permettono di Fluire in Essa, creandoci Ostacoli Continui?
Iniziamo cercando di capire cosa sono questi Blocchi Inconsci.
Spesso li mitizziamo considerandoli come Qualcosa che non si può togliere, Qualcosa di potentissimo e insuperabile.
Proviamo invece a pensare molto semplicemente che se quel Blocco fa Parte dell’Inconscio Collettivo, che dovrebbe riguardare Tutta l’Umanità, ci dovrebbe sfiorare soltanto in Modo “iImpercettibile”.
Se, viceversa, fa Parte del Nostro Inconscio Personale, allora dobbiamo convincerci che nella Nostra Parte Cosciente ci sono tutte le Possibilità per tenerlo a bada.
Per quanto riguarda i Blocchi Inconsci dell’Umanità, questi ci sono e sono Molteplici, ma si tratta di Blocchi dati dall’Evoluzione affinché l’Umanità non faccia Determinati Progressi, non vada Avanti in una Certa Direzione se non è ancora arrivato il Momento, se non ci sono le Condizioni Adatte.
Sono quindi Blocchi che la Vita crea in Funzione dell’Evoluzione e pertanto l’Essere Umano normalmente non li avverte.
Soltanto un Essere Umano più progredito di Altri può avvertire questo Tipo di Blocco, perché già vibrante ad una Diversa Frequenza e quindi personalmente prossimo a superarlo, portato a voler andare oltre.
Egli avverte che c’è Altro Oltre quella Convinzione, quel Modo di Essere, quella Consuetudine, ma anche se avverte il Blocco, non riesce ad avanzare.
La Maggior Parte dell’Umanità non avverte questi Blocchi ma – lo ripeto – si tratta di “Barriere” Funzionali, messe dalla Vita in Funzione dell’Evoluzione, la Quale non può essere “disturbata” nel suo progredire perché deve rispettare i Tempi e le Modalità volute dalla Vita Stessa.
Quando invece il Blocco riguarda l’Individuo, e quindi si parla dell’Inconscio Personale e non di quello Collettivo, la Situazione cambia.
In questi Anni abbiamo molto frainteso il Vero Significato di questi Blocchi, attribuendo all’Inconscio – senza conoscerne le Caratteristiche e il Funzionamento – un Ruolo Centrale nella Nostra Vita.
Quando parliamo di Inconscio si ferma Tutto: gli attribuiamo anche Caratteristiche che non ha, che non ha mai avuto e che non potrebbe neppure avere.
Però noi ci troviamo a Vivere delle Situazioni in cui ci rendiamo perfettamente Conto di stare facendo delle Esperienze in cui soffriamo, delle Esperienze Faticose e perfino Negative, perché siamo trascinati dall’Inconscio, da Questa Forza da cui a Livello Pratico, Mentale non vorremmo dipendere.
Vorremmo contrastarla, ma è come se per Inerzia fossimo costretti ad agire in un Determinato Modo.
Non si tratta di un Meccanismo Pericoloso, ma semplicemente di una “Scuola di Vita”: noi, trascinati dall’Inconscio, agiamo in Modo Non Funzionale al Raggiungimento dell’Armonia, e questo deve farci riflettere.
Dobbiamo analizzare i Nostri Comportamenti e prendere Atto del perché ci siamo mossi in quella Direzione, del perché non abbiamo ottenuto quel Risultato, del perché non abbiamo raggiunto il Nostro Fine pur essendo convinti che quella poteva essere per Noi la Giusta Strada.
Davanti al Risultato, la Riflessione deve essere molto lucida, reale, concreta, logica: se il Risultato non ha corrisposto alle Nostre Logiche Aspettative, spessissimo giustifichiamo il Nostro Atteggiamento considerandolo non idoneo a Quella Situazione, dicendo che “Inconsciamente” abbiamo aderito a dei Meccanismi, a delle Convinzioni che sono nel Nostro Io Profondo, il Quale Non è, secondo Noi, a Diretto Contatto con la Nostra Mente Logica.
Tutto ciò ci porta a pensare di aver aderito ad una Forza “Oscura”.
Tralasciamo per il Momento di considerare se questo sia possibile o no, ed andiamo ad analizzare il Risultato.
Quella Forza “Oscura” si è fatta “Chiara” attraverso il Risultato che non è stato all’Altezza delle Aspettative.
Abbiamo preso Atto che c’è Qualcosa che ci ha frenato e che ci conduce sulla Strada Opposta a quella che avremmo dovuto percorrere per ottenere il Risultato Ottimale.
Quando avremo preso Atto di tutto ciò dobbiamo chiederci perché abbiamo aderito a Quella Forza, ma soprattutto perché Quella Forza ci condiziona a tal Punto.
Se diamo a Questa Forza una Valenza forte, impegnativa, preponderante, arriviamo a percepirla quasi con Timore Reverenziale, e così facendo non facciamo Altro che il Gioco di quella Forza.
Viceversa, se con Semplicità, Lucidità, Coerenza analizziamo Questi Nostri Comportamenti alla Luce delle Esperienze, ed Autonomamente decidiamo se continuare a mantenerli in Noi oppure smantellarli perché ormai obsoleti e inutili, avremo fatto il Primo Passo verso la Liberazione da Questi Condizionamenti Inconsci, per approdare finalmente ad una Conoscenza di Noi Stessi veramente autentica e profonda.
Ma qual è l’Ostacolo Principale in Questo Processo?
Il Non volersi assumere le Proprie Responsabilità, il continuare a pensare che Questi Condizionamenti ci sono stati instillati da Altri, dalla Società, e di Conseguenza Noi non ne siamo responsabili ma li stiamo semplicemente subendo, mentre il Nostro Merito potrebbe essere Solo quello di superarli.
Anche se Questi Condizionamenti sono stati espressi dalla Società o da Chi avevamo intorno, non è detto che siano stati rivolti direttamente verso di Noi: semplicemente sono stati espressi.
Erano Convinzioni che la Società o chi ci educava in Quel Momento esprimeva, ma non Tutti li hanno assorbiti in Modo così tenace e pervicace fino a farli valere in Tutti i Comportamenti della Vita: Molti li hanno ascoltati e li hanno tralasciati, Altri li hanno derisi, Altri ancora non li hanno neppure presi in Considerazione.
Chiediamoci quindi perché li abbiamo fatti Nostri, perché li abbiamo resi così determinanti per la Nostra Vita.
Perché in un Certo Senso ci facevano Comodo.
Analizziamoli fino in Fondo: questi Condizionamenti molto spesso sono un Alibi per giustificare i Nostri Comportamenti, le Nostre Scelte.
Finché non arriveremo a capire che Conscio, Inconscio, Energia, Mente sono Tutti UNO, che Siamo NOI e che quindi le Nostre Responsabilità devono essere assunte relativamente a Tutti i Nostri Sé, Consci ed Inconsci, non arriveremo a liberarci dei Nostri Condizionamenti.
Continueremo ad attribuire Loro un’Importanza che non hanno, una Valenza che in Effetti non può essere tale perché Noi, con la Maturità e la Coerenza che abbiamo acquisito nel vivere e nell’analizzare i Risultati delle Nostre Azioni, possiamo decidere di abbandonare i Condizionamenti, anche se li abbiamo cullati e coltivati per Troppo Tempo.
Quindi con Consapevolezza decidiamo di superarli senza pensare che siano più forti di Noi.
Non sono e non possono esserlo perché, se ci precludono la Serenità e l’Armonia, attengono alla Parte Negativa del Nostro Essere e Noi, con la Parte Positiva che ci fa amare Noi Stessi, che ci culla, che ci vuole felici, sereni, armoniosi, possiamo benissimo tenerli a Bada.
Non dobbiamo perciò averne Paura, ma semplicemente capire che se la Nostra Vita è stata condizionata per Certi Versi da Qualcosa che definiamo Inconscio, nel Momento in cui attraverso i Risultati questo Inconscio si è fatto Cosciente, noi possiamo benissimo trasmutarlo rendendolo innocuo.

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