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Paura della Creatività

 

La Paura della Creatività si genera quando la Razionalità interferisce Profondamente con la Creatività.
Ciò accade allorché la Spinta Interiore alla Creatività si manifesta forte e chiara ma l’Individuo la razionalizza troppo, pensando già al Risultato, chiedendosi se il Frutto della Sua Creatività verrà accettato o meno, ed a quel Punto la Creatività viene ad essere bloccata dalla Paura.
L’Atteggiamento Giusto sarebbe quello di pensare che Non Siamo Noi i Veri Artefici della Creatività, ma che si tratta piuttosto di una Vibrazione che “aleggia” e che talvolta viene “captata” da Noi affinché possiamo esprimerla.
In tal Caso dobbiamo accogliere questa Sollecitazione senza opporre Vincoli, Obiettivi, Aspettative, e lasciando semplicemente che sia la Vita ad usarci per esprimere la Creatività.
Soltanto dopo è Opportuno usare la Razionalità per analizzare il Come e il che Cosa abbiamo prodotto, mentre prima dobbiamo solo liberare la Creatività sapendo che si tratta di una Vibrazione al Servizio della Vita, e quindi dell’Evoluzione.
Molto spesso la Spinta Interiore alla Creatività rappresenta anche un’Occasione Utile per fare Chiarezza su di Noi.
Ci sono infatti Molte Persone che si sentono dotate di Creatività (pur se Tutti in Realtà lo siamo) senza che la Vibrazione sia attiva in Loro, per cui si ritrovano a non poter creare quello che vorrebbero semplicemente perché non fa Parte della Programmazione prevista per Loro in Quella Vita.
Per comprendere Meglio questo Meccanismo dobbiamo fare Riferimento al fatto che siamo Esseri Multidimensionali, che esistono su più Livelli di Frequenza.
Così, ad Esempio, se Michelangelo -inteso come la Creatività per Eccellenza – si trovasse a vivere in una Vita Parallela ed avvertisse in Sé la Grandissima Creatività che ha espresso nella Vita che conosciamo, ma non sentisse la Spinta per realizzarla (avvertendola quindi solo come “Retaggio” impresso nelle Sue Cellule), si potrebbe ritrovare ad aver Paura di esprimerla, eppure sarebbe in un Certo Senso “giustificato” perché in quel Contesto Vibratorio non gli è richiesto di Essere Michelangelo e di partorire le Stesse Cose.
Di Conseguenza, pur avvertendo in Sé la Grandezza realmente vissuta in un’Altra Dimensione, è possibile che si troverebbe a sperimentare la Paura di non essere riconosciuto Grande.
Quello che stiamo affrontando è un Discorso Molto Complesso, perché parlare dei Multiversi è sempre difficile e Bisogna fare molta Attenzione.
Quando davanti alla Spinta alla Creatività si instaura la Paura, il Giusto Atteggiamento è quello di provare ad esprimersi creativamente ma – se dovesse venir fuori un Obbrobrio anziché un’Opera d’Arte – sorridere, ridere… contenti per il Solo Fatto di averci provato.
Se invece di gorgheggiare come una Grande Cantante, raglio come un Asino, sorrido, sapendo che la Spinta alla Creatività è un Retaggio, il ricordo di Qualcosa che non fa Parte della Programmazione prevista per Me in questa Vita.
Il Risultato in tal Caso mi segnala un Mio Limite, che però Non è Assoluto (in quanto l’Energia ha la Possibilità di fare Tutto), ma relativo semplicemente a quanto deve attuarsi nel Corso di Questa Mia Vita sulla Terra.
Siamo in Pratica come dei Computer in cui sono inseriti Tutti i Programmi, ma quali di essi sono Attivi in Noi?
Soltanto la Nostra Interiorità può saperlo.
Pur essendo portatori di Tutti i Programmi, ne usiamo soltanto Uno o Due, ovvero quelli che la Vita ha attivato in Noi, mentre gli Altri rimangono silenti.

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