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Sottoprodotti della Paura-Inadeguatezza

 

Ci sono dei Sottoprodotti della Paura che non si manifestano come Paura ma solamente come Stati d’Animo.
A Volte però possono raggiungere dei Picchi in cui Noi riconosciamo la Paura.
Uno di Questi corrisponde a quando ci sentiamo Inadeguati: Davanti agli Altri, nei Confronti delle Situazioni e più in Generale della Vita.
Il Sentirsi Inadeguato porta l’Essere Umano a compiere delle Scelte che Non sempre sono all’Altezza di ciò che invece la Persona potrebbe esprimere.
Questo perché il Sentirsi Inadeguati porta a “Sottovalutarsi”, e di conseguenza a compiere Scelte Riduttive, che non consentono di dare il Massimo di Sé.
In Realtà l’Essere Umano che si sente Inadeguato ha attivata in Sé la vibrazione della Superbia.
Si sente cioè Inadeguato Non rispetto a dei Parametri Oggettivi o a quello che gli Altri si aspettano da Lui, ma semplicemente rispetto a Parametri Propri.
Il più delle Volte l’Essere Umano che si percepisce Inadeguato avverte in sé una Grandezza interiore che lo porta a sentirsi Superiore agli Altri.
Al Tempo Stesso però ha Paura di mettersi alla Prova, di mettersi in Gioco, di manifestarsi nella Vita, proprio perché teme che la Grandezza che avverte Dentro di Sé non venga poi riconosciuta all’Esterno.
Spesso questo Atteggiamento può essere confuso con la Timidezza, con la Ritrosia, ma se la Persona si analizza Fino in Fondo capirà che alla Base di Tutto ciò vi è la Vibrazione della Superbia.
Per comprendere Meglio questo Meccanismo dobbiamo considerare che l’Essere Umano è perfetto in quanto Parte del Divino, e quindi ha in Sé una Grandezza che Inconsciamente avverte.
Questa Grandezza però viene mitigata dalla Personalità, dal vivere sulla Terra, dove la Parte Divina viene inibita, dal Momento che è proprio la Vibrazione Terrena ad inibire la Parte Divina.
Ci sono però Molti Individui che hanno la Parte Divina molto attiva, molto pressante a Livello Inconscio, e quindi continuano ad avvertire questa Grandezza pur non avendo riscontri all’Esterno, ed essendo quindi nel Vissuto assolutamente “Normali”.
Il fatto di essere Normali contrasta però con la Grandezza che avvertono Dentro, per cui Non Tutti riescono a gestire questa Sensazione nel Modo Adeguato.
Molti si lasciano sopraffare, si chiudono in Se Stessi, temono di dover dimostrare più di quanto in Effetti gli Altri chiedono Loro, e perciò sviluppano la Paura di essere Inadeguati.
Questa Paura ha come Riflesso pratico l’Inibizione delle Scelte, per cui l’Essere Umano che ha questo Tipo di Paura non esprimerà mai Se Stesso al Meglio.
È importante fare Chiarezza sul Fatto che i Modelli che la Società propone – ciò che si pensa di dover Essere in Base ai Parametri provenienti dall’Esterno – sono Sciocchezze.
Ognuno deve dare il Meglio di Sé sulla Base di ciò che è, e non di quello che gli Altri vogliono o che la Società Impone, perché l’Armonia e la Serenità derivano soltanto dal Dare il Meglio di Sé.
Ma se l’Individuo si sente inadeguato rispetto a ciò che sente di voler o poter Essere, compirà sempre Scelte molto Parziali.
Non esprimerà mai il Meglio di Sé e questo gli procurerà un Disagio Perenne, perché l’Inadeguatezza è una Vibrazione che purtroppo si accumula.
Se rinuncio ad esprimermi Fino in Fondo, la Volta Successiva mi chiuderò ancora di più perché avrò ancora più Paura, dal Momento che avrò perso il Contatto con la Mia Parte Superiore.
Mi esprimerò quindi soltanto in Base alla Mia Personalità e non sentirò più l’Istinto che mi incita fortemente ad esprimermi al Meglio.
Questa è una Paura subdola, che ci complica la Vita, che ci condiziona e che in Certi Casi può sfociare nell’Arroganza: non voglio che gli Altri vedano la Mia Fragilità, che percepiscano il Mio Disagio, e allora indosso una Maschera di Forza ed attacco per non essere attaccato.
Penso così di Essere Invincibile, di non sbagliare mai, di avere sempre Ragione ma… Dentro la Paura rimane, perché so, sento di non stare vivendo in Armonia con il Mio Vero Essere.
Sto vivendo Dietro una Maschera che ho indossato proprio per esorcizzare Questa Paura.
L’Antidoto a tutto ciò è di una Semplicità Estrema: sentiamoci Cellule, Microcosmi, ed immettiamo in Noi la Certezza di avere Dentro Tutto, proprio Tutto.
Pur tenendo Conto del Fatto che Ognuno ha una Programmazione Interiore e che soltanto a Quella può rispondere (e non a ciò che chiede la Società).
Ognuno di Noi ha un Programma Interiore, così come Ogni Cellula ha il Suo Programma.
Questo Programma non è teso a dimostrare Nulla, non è finalizzato all’Esterno bensì al Benessere della Cellula, al Nostro Benessere, alla Nostra Armonia Interiore.
Non saremo mai inadeguati rispetto al Nostro Programma Interiore, perché sarebbe un Controsenso: se Dentro di Noi c’e Quel Programma è perché vi sono Tutti gli Strumenti affinché possa funzionare.
Gli Strumenti sono i Mezzi che Noi ci attiriamo, le Occasioni, gli Incontri che facciamo.
Soltanto avendo la Consapevolezza di Essere Guidati dalla Parte superiore Noi possiamo esorcizzare Tutte le Paure.
Dobbiamo aderire a Noi Stessi e non dobbiamo dimostrare Niente a Nessuno.
Dobbiamo sentirci sicuri essendo in Armonia con Noi Stessi.
Attorno a Noi esistono il Meglio e il Peggio, ma sempre riferiti a dei Parametri Oggettivi che non possiamo fare Nostri, poiché non possiamo usare Termini di Paragone: dobbiamo chiuderci in Noi e fare Capo a Noi Stessi.
Il Disagio ci segnala che stiamo dando delle Risposte Non Idonee alla Nostra Energia.
La Serenità, la Pace, la Leggerezza ci segnalano invece che stiamo rispondendo nel Modo Giusto a ciò che la Vita ci chiede.
Sforziamoci veramente di percepire Noi sSessi come Cellule, Microcosmi Perfetti.
Non cerchiamo all’Esterno, ma al Nostro Interno, ascoltando la Nostra Voce Interiore, il Nostro Istinto che ci guida.
Non rispecchiamoci negli Occhi degli Altri se non per conoscere Meglio Noi Stessi; non per sentire di valere di Più o di Meno a seconda del Giudizio che gli Altri danno su di Noi: è soggettivo, quindi rimaniamo gli Stessi sia che ci giudichino Bene sia che ci giudichino Male.
Il Giudizio degli Altri deve servire a farci riflettere su di Noi, non a condizionarci.
Non cadiamo nella Trappola dell’Insicurezza, che spessissimo ha Origine dalla Grandezza che avvertiamo all’Interno di Noi.
Fra sentirci Grandi come Parte del Divino (quali realmente Siamo) ed attivare la Vibrazione della Superbia il Confine è Sottilissimo.
Si arriva anche a sviluppare Stati d’Animo Deleteri: non agisco, non faccio perché non voglio dimostrare Nulla (tanto so di Essere Grande e non sarei capito). Da qui nasce quel Senso di Superiorità che è assolutamente Corrosivo per l’Energia.
Con le Loro Molteplici Sfaccettature, questi Atteggiamenti sono comunque Sottoprodotti della Paura, la quale nasce sempre dal Non sentirsi una Cellula Divina, dal non avere Chiaro qual è lo Scopo della Nostra Vita, dal confondere la Razionalità – così come Noi la intendiamo – con l’Istinto che invece l’Energia ci fornisce costantemente.
Istinto che ci indica proprio il Percorso che dobbiamo compiere.

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